E poi impari a volerti bene.
E allora non riesci più a smettere.
Rimasta in “dolce attesa” a 17 anni, Stephanie prima è entrata in conflitto con la madre e poi è entrata in casa d’accoglienza. In molte case d’accoglienza in realtà. Complici l’adolescenza e i conflitti familiari, la vita di Stephanie è stata una costante lotta per trovare la propria strada.
Le vicissitudini hanno continuato a precipitare fino a che il bambino viene dato in affidamento.
Senza rapporti stabili, senza una casa fissa, lontana dalla madre, lontana dal figlio.
Questo l’ha portata a periodo di grande confusione: da una parte voleva stare col figlio, dall’altra si rendeva conto che non poteva venire a capo delle sue difficoltà e contemporaneamente crescere al meglio un pargolo, prima di essere in grado a prendersi cura di sé stessa.
È necessario e doloroso scendere al centro della solitudine per ritrovarvi amore e lucidità.
A Stephanie servivano entrambi, aveva bisogno di ritrovarsi, in questa nebbia che si era alzata tra il suo passato e il suo futuro. Per troppo tempo era rimasta nella foschia aspettando un richiamo. Finalmente ha provato a cercarsi.
Ha preso coscienza del suo presente, ha accettato il suo passato come meritevole di essere vissuto e si è prefissata degli obiettivi per il futuro, come speranza di cambiamento.
Così ha inizio la sua risalita: da un fondo toccato già in giovane età.
Con l’aiuto di uno psicologo, pian piano riacquisisce stima di sé e forza di volontà. È questo quel che oggi consiglia ad altre giovani in condizioni simili:
“devi avere tu quella forza che ti permetta di farti aiutare dagli altri”.
A volte è davvero tutto quì. Quel lento, ritmico, cadenzato, malinconico imparare ad accettare l’aiuto che ti viene offerto.
A questo punto prova a cercare lavoro per rimettersi in carreggiata e così bussa a Casa Betania, dove ritrova una sua vecchia educatrice: Alessandra.
Viene quindi introdotta all’interno di Augeo, un percorso che si conclude con un tirocinio in un ristorante e nel quale spicca per la crescita repentina. Tanto che, conclusa questa esperienza di stage, trova subito lavoro in un albergo.
Il lavoro, in questo caso, non è stato un punto di arrivo, ma un trampolino verso un miglioramento nel suo ruolo di madre.
Oggi è riuscita a creare una dinamica familiare felice e stabile. Vive con il fidanzato e con il figlio, che frequenta serenamente la scuola elementare.
Il rapporto con i responsabili di Augeo continua anche a distanza, tenendo costanti i feedback nel tempo.